Stop all’esenzione “de minimis” per le esportazioni verso gli USA: scatta l’obbligo dei dazi su tutte le spedizioni
Sospesa l’esenzione “de minimis” per le esportazioni dirette verso gli USA, che consente l’ingresso duty free per le spedizioni di valore inferiore a 800 dollari. A essere penalizzati saranno soprattutto i piccoli imprenditori che hanno trovato negli USA il proprio mercato di destinazione.
Con un ordine esecutivo del 30 luglio 2025, la Casa Bianca ha annunciato che, dal 29 agosto, tutte le merci destinate agli Stati Uniti saranno soggette a dazi doganali, indipendentemente dal loro valore. Si tratta di un cambiamento davvero significativo per le aziende esportatrici che gestiscono spedizioni di valore contenuto verso gli USA.
Sono davvero molte le piccole e medie imprese che si affacciano sul mercato americano. Negli ultimi anni, diverse realtà, soprattutto nel settore agroalimentare, hanno sviluppato canali commerciali diretti con i consumatori statunitensi, avviando vendite B2C (Business to Consumer). Nel mese di agosto, tutte le PMI sono chiamate a rivedere le proprie strategie di export, adeguando i prezzi ai costi doganali e implementando nuove procedure dichiarative.
L’eliminazione del regime del “de minimis” comporta l’assoggettamento a dazi, imposte e oneri doganali per tutte le merci in ingresso nel territorio doganale statunitense, a prescindere dal valore dichiarato e dalla modalità di spedizione. Diventa necessario, inoltre, redigere una dichiarazione doganale completa al momento dell’importazione negli USA.
Secondo l’ordine esecutivo, la misura è volta a rafforzare l’efficacia delle tariffe esistenti, contrastando eventuali pratiche abusive legate alla frammentazione delle spedizioni o all’uso di attività logistiche ingannevoli.
A febbraio, il Presidente Trump aveva già adottato una serie di ordini esecutivi volti a sospendere progressivamente il trattamento di esenzione per le merci provenienti da Canada, Messico e Cina, con l’obiettivo di contrastare l’introduzione illegale di fentanyl e di droghe sintetiche. Dopo aver ripristinato temporaneamente il regime “de minimis”, il 30 luglio il Presidente Trump ha disposto la revoca dell’esenzione per tutte le spedizioni.
Da segnalare che è prevista, tuttavia, un’importante eccezione per i pacchi postali: per sei mesi, le spedizioni inviate attraverso la rete postale internazionale continueranno a beneficiare di un trattamento differenziato, anche se non più totalmente esente da dazio. Durante questa fase transitoria, i dazi doganali potranno essere riscossi con due modalità alternative. La prima prevede una tariffa ad valorem, ossia un dazio proporzionale al valore dichiarato dell’articolo, applicando l’aliquota tariffaria IEEPA effettiva in base al Paese di origine. In alternativa, per un periodo di sei mesi, sarà possibile applicare un dazio specifico forfettario per ogni spedizione, differenziato in base all’aliquota IEEPA effettiva del Paese di origine: 80 dollari per le aliquote inferiori al 16%, 160 dollari per le aliquote comprese tra il 16% e il 25%, e 200 dollari per aliquote superiori al 25%.
A partire dal 29 agosto 2025, le spedizioni che in precedenza godevano dell’esenzione dal trattamento “de minimis” dovranno essere registrate nel sistema ACE (Automated Commercial Environment) da parte di soggetti autorizzati, al fine di garantire una corretta tracciabilità e consentire i controlli doganali. Da segnalare che ai corrieri internazionali potrà essere chiesto di fornire cauzioni doganali per spedizioni di valore pari o inferiore a 2.500 dollari, e saranno obbligati a possedere una garanzia di trasporto internazionale.
Sara Armella
Tatiana Salvi